Si svolgerà a Gorizia il prossimo 23 febbraio il quarto e ultimo incontro del ciclo di appuntamenti che l’arcidiocesi ha pensato in vista della Settimana Sociale di Trieste. Dopo i saluti iniziali dell’arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, il direttore di Avvenire Marco Girardo intervisterà Mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso e membro del Comitato scientifico e organizzatore della Settimana Sociale.
Il titolo del ciclo di incontri, “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”, è lo stesso della Settimana Sociale. Racconta padre Roberto Benvenuto, direttore della pastorale sociale e del lavoro di Gorizia: “Nel documento preparatorio della Settimana Sociale vengono rimarcate le narrazioni sociali che presentano un’Italia dei ‘senza’: senza cittadini, senza abitanti, senza lavoratori, senza fedeli. Invece, proprio come il documento preparatorio suggerisce, ci sono tante esperienze belle, tante opportunità e tante buone pratiche, sconosciute ai più ma che meritano invece di essere fatte conoscere”. Esempi concreti – tutti nel filone dell’alleanza – come quelli illustrati nel corso degli incontri precedenti: “Siamo partiti a novembre riflettendo sulle alleanze possibili nell’ambito del lavoro e della sua dignità – racconta padre Benvenuto – attraverso le storie di Federico Vescovini di Sbe Varvit SpA e Fabio Berini di Bmb di Berini F. & C. Snc. L’incontro si è svolto proprio nella sede della Sbe a Monfalcone. Entrambi hanno raccontato come si possa essere imprenditori guardando naturalmente al profitto, ma anche a ricadute positive sui lavoratori e sul sociale, destinando parti del profitto a persone in difficoltà fisiche e psichiche”.
L’incontro di dicembre, che aveva come titolo “Ridurre le disuguaglianze”, si è svolto a Gradisca d’Isonzo: “Abbiamo visto da vicino come anche un’amministrazione comunale possa cercare di venire incontro alle persone per aiutarle a cercare le soluzioni ai propri problemi”. Il terzo incontro, dedicato a “Custodire il creato”, si è svolto presso un’azienda agricola e ha potuto contare sulle testimonianze di aziende agricole e fattorie sociali “che hanno come comune denominatore l’amore per la Terra in una prospettiva non di sfruttamento ma di custodia”. Alleanza nel lavoro, alleanza sociale, alleanza con il Creato. Il tutto in un’ottica intensa di partecipazione, contro la logica dei “senza”: “C’è una tendenza che ci spinge a vivere la nostra vita in maniera individualistica, curando i propri interessi nel proprio orticello. Dalla Settimana Sociale di Trieste, invece, ci attendiamo di andare al cuore della democrazia tra storia e futuro, un futuro di partecipazione, di condivisione e di crescita insieme. Quello che ci hanno insegnato questi incontri, nel lavoro, nella società e nel Creato è che non ci si può arrangiare da soli”.
Andrea Canton