Lo scorso 22 febbraio ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, ha celebrato in un incontro il secondo anniversario dall’entrata in vigore della riforma Costituzionale che ha introdotto tra i principi della legge fondamentale dello Stato, nell’articolo 9, la “tutela di ambiente, biodiversità ed ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni”, mentre nell’articolo 41 ha ribadito che l’attività economica è libera, ma non può svolgersi contro la salute dei cittadini e contro l’ambiente.
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS e già ministro del Governo Draghi, spiega: “Il riconoscimento dell’interesse delle future generazioni introduce nella nostra Costituzione quel principio di giustizia tra generazioni che è alla base della sostenibilità dello sviluppo”. Lo sviluppo sostenibile, per Giovannini, è lo sviluppo che consente “alla generazione attuale di soddisfare i propri bisogni senza pregiudicare il fatto che le generazioni successive possano fare altrettanto”.A luglio, a Trieste, la 50ª Settimana Sociale rifletterà anche sul tema dell’equità tra generazioni in chiave di partecipazione giovanile. “Da cattolico – osserva Giovannini – dico che il tema delle future generazioni dovrebbe essere al centro dei nostri pensieri”. “Al ministro Abodi, intervenuto al nostro incontro del 22 febbraio – racconta Giovannini – abbiamo fatto tre proposte molto precise: la prima è di potenziare il servizio civile universale attraverso fondi adeguati, dato che nel 2023, a fronte di 72 mila posti disponibili, sono arrivate più di 100 mila domande. Il secondo punto è quello di dare ai giovani che studiano o lavorano in un luogo diverso da quello della residenza la possibilità di votare a distanza. C’è una proposta di sperimentazione per le europee, speriamo che vada a buon fine. Il terzo elemento, molto importante, riguarda il coinvolgimento delle giovani generazioni nella discussione delle leggi”.
“Le Settimane Sociali sono importanti, ma poi questi temi devono penetrare nel lavoro della pastorale, in particolare verso i giovani, già attenti alle tematiche della sostenibilità”, afferma Giovannini per il quale la Chiesa deve essere “chiara, forte, capace di parlare con voce decisa su questi temi in particolare verso chi si impegna in politica, nei partiti, nei sindacati, nelle associazioni imprenditoriali ed enti del terzo settore”. La Chiesa, infine, “deve mostrare di poter essere un luogo di confronto, di crescita, di educazione, di pastorale reale e non solo parlata”, perché tutti, dai giovani agli adulti, possano incontrarsi e “riflettere insieme su dove vogliamo portare questo Paese, l’Europa e il mondo superando le divisioni ideologiche”.
Andrea Canton